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APPELLO DEL PAPA PER I PROFUGHI IN LIBIA
Dopo Il Regina Coeli il Pontefice chiede che vengano attivati al più presto i corridoi umanitari per evacuare donne, bambini e malati dalle zone di conflitto.
28-04-2019 14:43

( Servizio di: Stefano Girotti )
Città del Vaticano, 28 apr. - Guardiamo alle piaghe che Gesù mostra ai suoi discepoli, attraverso le quali ci dona la pace, uno dei doni che porta con la resurrezione, insieme alla gioia e alla missione apostolica. Sono parole di Papa Francesco che spiega ai fedeli il significato del brano evangelico.
<< Gesù ha voluto conservare le sue piaghe. E' un insegnamento per noi come se ci dicesse 'se non sei in pace tocca le mie piaghe', le piaghe di Gesù che sono in tanti problemi, difficoltà, persecuzioni, malattia di tanta gente che soffre - dice Francesco, ricordando la Domenica della Misericordia - Se non sei in pace va a visitare qualcuno che è il simbolo della piaga di Gesù>>.
Il secondo dono che Gesù risorto porta ai discepoli è la gioia.
<< Il tempo pasquale è tempo di gioia - spiega Francesco - La risurrezione di Gesù è il motivo più grande della nostra gioia; Lui ha annientato gli ostacoli e le forze negative del mondo, che ci impediscono di essere lieti. Così la nostra esistenza, grazie alla sua morte e risurrezione, è caratterizzata da positività e speranza, e ciò per noi è motivo di vera gioia>>.
L’altro dono del Salvatore è la missione per comunicare la Buona Novella: << La risurrezione di Gesù è l'inizio di un dinamismo nuovo di amore, capace di trasformare il mondo con la potenza dello Spirito Santo. Questo amore si diffonde per mezzo degli Apostoli e dei loro successori, ma anche attraverso tutti gli altri fedeli. Gesù risorto, infatti, affida ad ogni cristiano il compito di annunciare l'evento mirabile della sua risurrezione. Ogni battezzato è chiamato a trasmettere i doni divini della pace e della gioia, continuando così la missione salvifica di Gesù nel mondo, ciascuno secondo la propria vocazione>>.
Dopo la preghiera, il Santo Padre ricorda che ieri in Argentina sono stati proclamati 5 nuovi Beati:
Enrique Angel Angelelli, Vescovo diocesano, Carlos de Dios Murias, francescano conventuale, Gabriel Longueville, sacerdote fidei donum, e Wenceslao Pedernera, catechista.
<< Questi martiri della fede sono stati perseguitati per causa della giustizia e della carità evangelica- precisa Papa Francesco che invita i fedeli ad applaudire- Il loro esempio e la loro intercessione sostengano in particolare quanti lavorano per una società più giusta e solidale. Facciamo un applauso ai nuovi Beati!>>
Prima di concludere Il Pontefice ha inviato gli auguri di Buona Pasqua agli Ortodossi che, secondo il calendario giuliano delle Chiese Orientali, oggi celebrano la Resurrezione di Gesù.