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IL PAPA DENUNCIA I RISCHI DELLA BRAMOSIA DI RICCHEZZA
Città del Vaticano, 22 set. Un duro monito del Santo Padre contro la ricchezza che proviene dalla disonestà e dalla corruzione. "Sterco del diavolo", così la definisce durante l'Angelus da Piazza San Pietro.
22-09-2019 16:45

Servizio di: Stefano Girotti
<< Fratelli e sorelle, questa pagina- commenta riferendosi al brano del Vangelo- fa risuonare in noi l'interrogativo dell'amministratore disonesto, cacciato dal padrone: 'Che cosa farò, ora?' . Di fronte alle nostre mancanze e ai nostri fallimenti, Gesù ci assicura che siamo sempre in tempo per sanare con il bene il male compiuto. Chi ha causato lacrime, renda felice qualcuno; chi ha sottratto indebitamente, doni a chi è nel bisogno. Facendo così, saremo lodati dal Signore 'perché abbiamo agito con scaltrezza', cioè con la saggezza di chi si riconosce figlio di Dio e mette in gioco sé stesso per il Regno dei cieli".
La ricchezza può indurci a divisioni e lotte, può spingerci ad erigere “muri”, denuncia il Papa:
<< Gesù, al contrario, - invita i suoi discepoli ad invertire la rotta: 'Fatevi degli amici con la ricchezza'. È un invito a saper trasformare beni e ricchezze in relazioni, perché le persone valgono più delle cose e contano più delle ricchezze possedute. Nella vita, infatti, - sottolinea Bergoglio - porta frutto non chi ha tante ricchezze, ma chi crea e mantiene vivi tanti legami, tante relazioni, tante amicizie attraverso le diverse 'ricchezze', cioè i diversi doni di cui Dio l'ha dotato. Ma Gesù indica anche la finalità ultima della sua esortazione: 'Fatevi degli amici con la ricchezza, perché essi vi accolgano nelle dimore eterne. Ad accoglierci in Paradiso, se saremo capaci di trasformare le ricchezze in strumenti di fraternità e di solidarietà, non ci sarà soltanto Dio, ma anche coloro con i quali abbiamo condiviso, amministrandolo bene, quanto il Signore ha messo nelle nostre mani".
Il Santo Padre, durante l'Angelus, ha ricordato che domenica prossima, 29 settembre, ricorrerà la 105esima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Per l'occasione, Papa Francesco presiederà una Santa Messa in Piazza San Pietro. Il tema della GMMR 2019 “Non si tratta solo di migranti”, invita a riflettere sul fatto che migranti, rifugiati, sfollati e vittime della tratta sono tra i destinatari di una preoccupazione che riguarda tutti gli abitanti delle periferie esistenziali. “ in fondo- sottolinea Sua Santità- riguarda tutti noi come singoli e come unica famiglia umana. Si tratta infatti delle nostre paure, della nostra umanità, del nostro desiderio comune di costruire un mondo migliore”.La Conferenza Episcopale Italiana, che ha attivato la Sezione Migranti e Rifugiati, ha invitato le diocesi in tutto il mondo a unirsi in preghiera a Papa Francesco, celebrando la GMMR nelle cattedrali.Prima di concludere ha rivolto un saluto affettuoso ai romani e pellegrini che hanno partecipato alla corsa podistica Via Pacis attraverso le strade romane.
Nel TG2 il servizio di Giovan Battista Brunori