RAI VATICANO SPECIALI WEB
Reportage e approfondimenti tematici Leggi >>


San Gregorio VII
IL SANTO DEL GIORNOLeggi >>
Papa: Estroversi ma non dispersi
Il messaggio del pontefice per vivere il Natale senza l'egoismo del nostro "io" ma mettendo al centro del cuore il "tu" di Gesù. ( servizio di: Stefano Girotti )
23-12-2018 18:26

Città del Vaticano, 23 dic 2018. Davanti a 20.000 fedeli in una giornata soleggiata che anticipa la Vigilia di Natale, papa Francesco ricorda il significato dell’attesa e dell’annunciazione. Indicando la Madonna come “modello di fede e di carità” ci esorta a vivere il Natale pensando ai più bisognosi.
<< La Vergine Maria ci ottenga la grazia di vivere un Natale estroverso, ma non disperso, estroverso: al centro non ci sia il nostro “io”, ma il Tu di Gesù e il tu dei fratelli, specialmente di quelli che hanno bisogno di una mano. Allora- precisa il Santo Padre- lasceremo spazio all’Amore che, anche oggi, vuole farsi carne e venire ad abitare in mezzo a noi>>.
Il Pontefice osserva che Maria "ci aiuta a leggere con una luce del tutto particolare il mistero dell'incontro dell'uomo con Dio. Un incontro - sottolinea - che non è all'insegna di strabilianti prodigi ma piuttosto all'insegna della fede e della carità". Spiega il Papa:
<< Senza fede, si resta inevitabilmente sordi alla voce consolante di Dio e si resta incapaci di pronunciare parole di consolazione e di speranza per i nostri fratelli. La fede, a sua volta, si alimenta nella carità>>.
Papa Francesco all'Angelus ha rivolto un pensiero affettuoso a coloro che durante le feste di Natale dovranno accontentarsi di una festa senza i propri cari. «Dopodomani sarà Natale e il mio pensiero va in particolare alle famiglie, che in questi giorni si ricongiungono: chi vive lontano dai genitori parte e torna a casa; i fratelli cercano di ritrovarsi. A Natale è bello e importante stare insieme in famiglia. Ma tante persone- commenta papa Francesco- non hanno questa possibilità, per diversi motivi; e oggi vorrei rivolgermi in modo particolare a tutti coloro che sono lontani dalla loro famiglia e dalla loro terra. Cari fratelli e sorelle, il nostro Padre celeste non vi dimentica e non vi abbandona. Se siete cristiani, vi auguro di trovare nella Chiesa una vera famiglia, dove sperimentare il calore dell’amore fraterno. E a tutti dico: le porte della comunità cristiana sono aperte, Gesù nasce per tutti e dona l'amore di Dio.
( servizio nel TG1 di: Ignazio Ingrao )