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Papa: cessi il fragore delle armi e prevalga la luce della Pasqua
Nel giorno della Festa della Risurrezione di Gesù giunge la triste notizia degli attentati in Sri Lanka. ( Servizio di Stefano Girotti )
21-04-2019 16:52

Città del Vaticano, 21 aprile – Piazza San Pietro e addobbata con mazzi di fiori dentro e fuori la basilica, centomila fedeli attendono il discorso e la benedizione del Pontefice in Urbi et Orbi. Papa Francesco, al termine della messa, saluta i fedeli dalla papamobile prima di salire sul balcone centrale della Loggia delle Benedizioni. C’è aria di festa ma le prime parole di Sua Santità ricordano i tristi avvenimenti accaduti proprio oggi contro le chiese e gli hotel a Colombo e altre città dello Sri Lanka, dove si contano più di 300 morti.
<< Davanti alle tante sofferenze del nostro tempo, il Signore della vita non ci trovi freddi e indifferenti. Faccia di noi dei costruttori di ponti, non di muri- dice Papa Francesco- Egli, che ci dona la sua pace, faccia cessare il fragore delle armi, tanto nei contesti di guerra che nelle nostre città, e ispiri i leader delle nazioni affinché si adoperino per porre fine alla corsa agli armamenti e alla preoccupante diffusione delle armi, specie nei Paesi economicamente più avanzati>>.
Esprime il suo dolore per la Pasqua insanguinata comunicando in diretta le terribili notizie che non erano ancora giunte all’orecchio della maggior parte degli astanti. Ricorda ache il perdurare di conflitti in Medio Oriente
<< Cari fratelli e sorelle,- dice Francesco nel messaggio Urbi et Orbi - ho appreso con tristezza la notizia dei gravi attentati che, proprio oggi, giorno di Pasqua, hanno portato lutto e dolore in alcune chiese e altri luoghi di ritrovo dello Sri Lanka- prosegue con commozione, manifestando la sua affettuosa vicinanza alla comunità cristiana- colpita mentre era raccolta in preghiera, e a tutte le vittime di così crudele violenza…>>.
Prima di concludere invita tutti gli operatori dei media ad annunciare il Cristo Risorto e ricorda che proprio 70 anni fa, per la prima volta un Papa, Pio XII, parlava grazie alla radio e alla televisione al mondo intero.
<< Illuminati dalla luce della Pasqua, portiamo il profumo di Cristo Risorto nella solitudine, nella miseria, nel dolore di tanti nostri fratelli, ribaltando la pietra dell'indifferenza - esorta il Papa - In questa piazza, la gioia della risurrezione è simboleggiata dai fiori, che anche quest'anno provengono dai Paesi Bassi, mentre quelli nella Basilica di San Pietro sono della Slovenia. Un grazie speciale ai donatori di questi splendidi omaggi floreali>>
Nel concludere le celebrazioni, nella giornata cardine della Cristianità, rinnova il suo celebre invito e saluto:
<< Non dimenticatevi, per favore, di pregare per me. Buon pranzo pasquale e arrivederci!>>.