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PAPA: LA VIOLENZA SI SCONFIGGE CON L'AMORE
Ricordando il martirio di Santo Stefano il Pontefice ha esortato i cristiani ad mare il prossimo avvicinandosi alle "periferie geografiche ed esistenziali" dell'umanità. Servizio di: Stefano Girotti
26-12-2019 17:16

Città del Vaticano; 26 dice 2019.
<< La festa del protomartire Stefano ci chiama a ricordare tutti i martiri di ieri e di oggi, e ce ne sono tanti- precisa il Santo Padre- a sentirci in comunione con loro, e a chiedere a loro la grazia di vivere e morire con il nome di Gesù nel cuore e sulle labbra. Maria, Madre del Redentore, ci aiuti a vivere questo tempo di Natale fissando lo sguardo su Gesù, per diventare ogni giorno più simili a Lui". E’ l’invocazione di Papa Francesco che ha pronunciato celebrando il tradizionale Angelus in Piazza San Pietro, nel giorno successivo al Natale.
<< L'odierna celebrazione si pone in sintonia con il vero significato del Natale. Nel martirio di Stefano, infatti, la violenza è sconfitta dall'amore, la morte dalla vita: egli, nell'ora della testimonianza suprema, contempla i cieli aperti e dona ai persecutori il suo perdono>>.
Citando l’esempio di uno dei primi diaconi della Chiesa esorta le comunità cristiane a diventare sempre più missionarie, protese all'evangelizzazione, decise a raggiungere gli uomini e le donne nelle periferie esistenziali e geografiche, dove c'è bisogno di speranza. Soprattutto per i più piccoli e i più poveri.
Prima di salutare i 25.000 fedeli accorsi in Piazza San Pietro, il Papa ha rivolto una preghiera per il popolo delle Filippine colpito dal Tifone.